Un ex aequo inedito per la giuria dell’Oscar Italiano del Cicloturismo, “l’Italian Green Road Award”, che ha i colori luminosi dei fiumi e dei laghi della provincia di Trento e le sfumature aspre e dolcissime delle foreste e del mare della Calabria, tra paesaggi alpini e appenninici, borghi arroccati e boschi secolari.
La Green Road dell’Acqua, percorso tra le valli e lungo l’acqua della Provincia Autonoma di Trento, e la Ciclovia dei Parchi, dalle montagne al mare della Calabria, salgono insieme sul podio più alto dell’edizione 2021 dell’Italian Green Road Award, sesta edizione dell‘Oscar italiano del cicloturismo che ogni anno viene assegnato alle “vie verdi” di quelle regioni italiane che si sono particolarmente distinte nell’attenzione al turismo “lento” e che hanno saputo valorizzare i percorsi ciclabili completandoli con servizi idonei allo sviluppo del turismo su due ruote.
Il secondo premio – nonostante l’ex aequo non si è voluto rinunciare alla piazza d’onore – va alla Regione Emilia Romagna con la Ciclovia del Sole, il terzo premio alla Regione Marche, con il GABA – Grande Anello del Borghi Ascolani, mentre la menzione speciale di Legambiente è stata assegnata alla Regione Basilicata, con la ciclovia Da Matera alle Dolomiti Lucane.
Ben 16 tra regioni e province autonome hanno candidato quest’anno fino a due ciclovie, a conferma di un crescente interesse per il cicloturismo, mettendo a dura prova i giurati che hanno avuto il compito di scegliere tra così tante valide proposte: quasi un vero e proprio giro d’Italia tra i più bei percorsi di mobilità slow di Abruzzo, Basilicata, provincia autonoma di Bolzano, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, provincia autonoma di Trento, Umbria e Veneto.
Si è scelto di assegnare il primo premio a due territori molto diversi tra loro sul tema del cicloturismo: da una parte un tessuto maturo come la Provincia Autonoma di Trento, dall’altro il grande impegno messo in atto dalla Regione Calabria per convertire l’ampia rete di sentieri e percorsi appenninici in ciclovie, puntando a un differente target di turismo.
Di seguito, in dettaglio, tutte le ciclovie classificate:
PRIMO POSTO EX AEQUO – La Green Road dell’Acqua è un percorso ciclopedonale che conduce, lungo un territorio spettacolare, alla scoperta del basso Trentino. Si tratta di una rete ciclabile asfaltata in sede propria, 143 chilometri di ciclovia attrezzata che inizia al confine con la provincia di Bolzano, a Cadino di Faedo e, dopo aver attraversato 20 comuni, si conclude a Trento. L’acqua è la protagonista del percorso, che si snoda tra il fiume Adige e il lago di Garda e altri specchi e corsi d’acqua, costeggiando vigneti e punti panoramici. Inoltre, una parte di questo itinerario è servito da un efficiente bike sharing pubblico extraurbano e forse il più esteso d’Europa, con 90 ciclo stazioni, 1000 stalli e 60 chilometri di rete connessa. Ben segnalata e magnificamente servita, è stata realizzata convertendo 113 chilometri di argini fluviali, ferrovie e strade dismesse, un rispettoso recupero e un’importante valorizzazione del territorio.
PRIMO POSTO EX AEQUO – La Ciclovia dei Parchi della Calabria è una green road che attraversa l’intera dorsale appenninica regionale di ben 545 chilometri; inizia a Laino Borgo (CS) e termina a Reggio Calabria, interessando un’area protetta molto ampia di circa 350.000 ettari lungo quattro parchi, l’Aspromonte, la Sila, Pollino e le Serre, attraversando 60 tra città, paesi e borghi. Il tipo di pavimentazione alterna tratti asfaltati a terra battuta, molti chilometri sono a uso esclusivo di ciclisti e pedoni. Il percorso è segnalato e attrezzato con fontane d’acqua, bike center, luoghi di sosta e di ospitalità attrezzati. La ciclovia è stata realizzata anche riconvertendo vecchie ferrovie dismesse e la sua realizzazione si è conclusa poco più di un anno fa, nel maggio 2020.
SECONDO POSTO – La Ciclovia del Sole presentata dall’Emilia Romagna, di circa 64 chilometri è stata realizzata sull’ex ferrovia Bologna-Verona nel tratto che va da Mirandola a Bologna, attraversando dieci comuni e unendo i territori delle province di Modena e del capoluogo. Segnalata e attrezzata con aree sosta – con punti di ricarica e-bike e cellulare, fontane e kit riparazione – la ciclovia è interconnessa con la viabilità locale esistente, per agevolare anche gli spostamenti casa/lavoro e casa/scuola dell’utenza locale. Essere inserita nell’EV7 (Eurovelo, il tracciato europeo che unisce Norvegia a Malta di oltre 7.000 chilometri) conferisce alla ciclovia un’importanza strategica nell’attrarre cicloviaggiatori non solo italiani ma, soprattutto, europei.
TERZO POSTO – GABA, il Grande Anello dei Borghi Ascolani della Regione Marche, è un percorso ciclopedonale a tema storico-naturalistico che, in un anello di 100 chilometri – 7 tappe di 15 chilometri ognuna – unisce Ascoli Piceno alle località più caratteristiche dell’entroterra pre-appenninico. La pavimentazione è mista e alterna strade bianche a sterrato e sentieri, soprattutto mulattiere utilizzate per gli spostamenti degli abitanti tra un borgo e l’altro, a tratti asfaltati. Il percorso è segnalato e attrezzato con bicigrill, fontane d’acqua e assistenza, oltre a punti di ristoro e sistemazione nelle località attraversate. Il progetto si deve al primo lockdown 2020, in risposta alla crescente domanda di turismo outdoor.
MENZIONE SPECIALE LEGAMBIENTE è la Basilicata. con la ciclovia Da Matera alle Dolomiti Lucane. Dalla Città dei Sassi patrimonio UNESCO e Capitale della cultura europea 2019, si attraversa il parco della Murgia Materana e, costeggiando lo straordinario ecosistema dell’oasi WWF di San Giuliano, si raggiungono le Piccole Dolomiti Lucane, attraverso il parco di Gallipoli Cognato. Un totale di 114 chilometri fatto di riserve naturali e di borghi arroccati, in un percorso prevalentemente asfaltato, segnalato e attrezzato con bicigrill, fontane, assistenza e possibilità di ristorazione e ospitalità nei comuni attraversati.
Ora non ci resta che andare alla scoperta di queste ciclovie!